Uno dei primi brevetti sul tachimetro fu depositato nel 1903 da Joseph W. Jones, inventore e produttore statunitense. Anche se il suo brevetto scadde nel 1921, l'invenzione di Jones è ancora molto attuale: fu il primo, infatti, a posizionare il tachimetro nel cruscotto, in una posizione comodissima per il guidatore.
Ecco un estratto del brevetto: "The invention consists first in locating the dial and indicator upon the dashboard or any other portion of the vehicle within easy view of the attendant and connecting the mechanism with some revolving portion of the vehicle; and the invention consists, further, in the construction and arrangement of the parts to be hereinafter pointed out."
Fonte: https://patents.google.com/patent/US765841A/en?oq=speedometer+patent
Molto più recente, invece, è "Classic Speed", invenzione della Classic Automotive Innovation LLC brevettato dall'ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti il 31 ottobre 2018 e destinato a cambiare la modalità di funzionamento del tachimetro. Infatti, mentre i normali tachimetri funzionano grazie all' induzione elettromagnetica e sfruttano la velocità angolare delle ruote, 'Classic Speed' sfrutta il segnale GPS: basta puntare verso il cielo l'antenna che si trova sull'unità e essa calcola la velocità di avanzamento.
Per attivare 'Classic Speed' basta scollegare il cavo del tachimetro dalla fonte originare e collegarlo alla parte anteriore dell'unità. In questo modo la misurazione della velocità è 'indipendente' dall'auto. Il vantaggio di questa modalità sta nel fatto che un normale tachimetro, nel tempo, potrebbe usurarsi e perdere di precisione, mentre con 'Classic Speed' questo non accade.
Schema di "Classic Speed" |
Un'unità 'Classic Speed' |
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