martedì 27 ottobre 2020

STEP #11- I COSTRUTTORI

 I costruttori dei tachimetri sono le case automobilistiche, che in base al loro stile producono un design che meglio si adatti ai loro veicoli.

Da un punto di vista economico, però, alle case non conviene sviluppare un tachimetro per ogni modello di auto, per questo molte aziende utilizzano lo stesso prodotto per diversi modelli, anche con prestazioni molto diverse tra loro. Per questo motivo, spesso troviamo tachimetri che arrivano a 260 km/h anche su auto che non raggiungono i 160 km/h.

Ultimamente, però, stanno nascendo i primi tachimetri universali, prodotti quindi non dalla casa che produce il veicolo ma da altre aziende. 

Fonte: https://it.businessinsider.com/perche-i-tachimetri-arrivano-fino-a-260-kmh-anche-se-le-macchine-non-possono-andare-cosi-veloci/#:~.

STEP #10- I LIBRI

-Giovanni COLELLA: "Manuale di metrologia e strumentazione elettronica", 2002. Edito da Hoepli

-Claudio CARTALDA: "Ecco perché i tachimetri segnano 260 km/h anche se l'auto non ci arriva", 2017. Ilgiornale.it

-Automobilismo.it, redazione: "Tachimetro auto: lo strumento meno aggiornato della nostra auto", 2020.

Link: https://www.ilgiornale.it/news/economia/ecco-perch-i-tachimetri-segnano-i-260-kmh-anche-se-lauto-non-1478035.html

https://www.automobilismo.it/tachimetro-auto-lo-strumento-meno-aggiornato-della-nostra-auto-35471#:~:text=

lunedì 26 ottobre 2020

STEP #09- GLI INVENTORI

 L'invenzione del tachimetro è attribuita a Josip Belusic, inventore croato che ha cambiato completamente le modalità di misurazione della velocità. La sua invenzione risale al 1888, inizialmente fu chiamato "velocimeter" e era usato solo per i treni.

Josip Belusic

Venne adattato per le automobili il 20 giugno 1896 grazie all'intuizione di un insegnante inglese, Edward Prew. Il tachimetro venne messo in vendita nel 1900 ma è considerato un optional per una decina d'anni; è infatti dal 1910 che viene universalmente istallato su ogni veicolo a motore.

Fonti: 

http://lepilloledicarpal.altervista.org/2017-06-20-tachimetro-linvenzione/

https://www.ilmioprimoquotidiano.it/accadde-oggi-20-giugno-il-primo-tachimetro-sulle-auto/

STEP #08- I MATERIALI

 La maggior parte dei tachimetri è fatta in acciaio inox, acciaio caratterizzato da una maggiore resistenza alla corrosione e all'ossidazione rispetto ai comuni acciai al carbonio. Questo è possibile grazie alla quasi assenza del carbonio e alla presenza di Cromo, che ha una maggiore affinità ad ossidarsi rispetto al ferro.

L'acciaio inossidabile è uno dei prodotti più importanti che ci ha portato la Rivoluzione industiale: scoperto da Harry Brearley nel 1912, divenne subito molto importante anche per l'industia bellica, in quanto le armi realizzate con acciaio inox erano più resistenti al calore delle altre.

Col tempo, divennero numerose le sue applicazioni, soprattutto per materiali a contatto con l'acqua e gli agenti atmosferici, ossidanti per eccellenza.

E' possibile, soprattutto per veicoli antichi, trovare tachimetri di plastica, anche se per la qualità del materiale si preferisce sempre realizzarli in acciaio inox


STEP #06- IL SIMBOLO

Il tachimetro è uno strumento molto recente (la sua invenzione risale alla fine del 1800) e per questo non si riscontra la sua presenza nell'iconografia antica.

Adesso, invece, esiste un simbolo , e il suo significato è universale.


Questo simbolo rappresenta il cruise control (letteralmente controllo di crociera, ma tradotto "controllo di velocità") , sistema elettronico che permette la regolazione automatica della velocità di un veicolo. Quando si accende questa spia sul cruscotto, il sistema è in funzione e l'automobile manterrà costante la velocità che abbiamo impostato.




sabato 24 ottobre 2020

STEP #05- IL PRINCIPIO FISICO

Alla base del funzionamento del tachimetro c'è il principio di induzione elettromagnetica
L’asse rotante a è solidale alle ruote del veicolo e al magnete permanente M per cui questi 3 corpi hanno la stessa velocità angolare.
Il campo magnetico di M attraversa la coppa conduttrice mobile c si richiude attraverso lo statore s. Le correnti indotte nella coppa c, interagiscono col campo magnetico e generano una coppia proporzionale alla velocità angolare di M. Questa coppia viene contrastata dalla molla m per cui la deviazione dell’indice i sul quadrante velocità lineare q sarà proporzionale appunto alla velocità da misurare. 
Per misurare la velocità di avanzamento quindi si parte dalla velocità angolare delle ruote.

STEP #04- LA SCIENZA

Il tachimetro misura la velocità, una delle grandezze più importanti della fisica e, più nello specifico, della meccanica, (mechanics) la scienza che studia il moto e l'equilibrio dei corpi. Nell'antichità i primi scritti di meccanica risalgono ad Aristotele con i suoi "La Fisica ","Questioni meccaniche" e "Il cielo", anche se la maggior parte delle sue teorie vennero confutate poco dopo.

La nascita della "nuova" meccanica (1500) è invece da attribuire a Copernico e Keplero e alle loro leggi astronomiche, mentre furono Galilei, Newton e Huygens che costruirono le basi per questa scienza, che fu poi perfezionata da Leibniz, Bernoulli, Euler e d'Alambert nel 18esimo secolo.

La meccanica si divide in cinematica, dinamica e statica.

Bibliografia: https://www.treccani.it/enciclopedia/meccanica/

venerdì 23 ottobre 2020

STEP #03- IL GLOSSARIO

 Il tachimetro è costituito soltanto da due componenti:

-DISPLAY: è la parte che noi vediamo sul cruscotto, retroilluminato per le macchine più moderne. Sul display è presente una lancetta che muovendosi indica la velocità istantanea del veicolo. In alcuni casi sul display del tachimetro troviamo anche un contachilometri.

-CABLAGGIO: è l'insieme di cavi che collegano il display all'alimentatore e al motore. Solitamente, i cavi verdi e rossi si collegano al polo positivo dell'alimentatore mentre gli altri al polo negativo

mercoledì 21 ottobre 2020

STEP #02- L'IMMAGINE

L'invenzione del tachimetro risale alla fine dell'1800, quando Josip Belusic ebbe l'idea di costruire uno strumento che misurasse la velocità anche per i treni, in quanto per le locomotive a vapore c'era già la paletta, inventata da Charles Babbage. 

Col tempo il tachimetro ha variato sensibilmente il suo design, seguendo l'evoluzione tecnologica avvenuta negli anni: il primo tachimetro si presentava così:


A differenza di quelli contemporanei, infatti, il primo tachimetro si presentava più allungato orizzontalmente e senza le luci che caratterizzano tutti i cruscotti delle automobili di oggi.


martedì 20 ottobre 2020

STEP #01- IL NOME

Il protagonista di questo blog è il tachimetro, strumento con cui abbiamo a che fare ogni volta che utilizziamo automobili e motociclette. Esso misura infatti la velocità di avanzamento dei mezzi di trasporto terrestri in base alla velocità angolare delle ruote.

E' l'unione di due parole: tachi- dal greco "ταχύς" cioè "veloce" e -metro dal greco "μέτρον" ossia "misura": letteralmente, quindi, misura della velocità.

Alcuni sinonimi di tachimetro sono contachilometri e contagiri.

Ecco invece le traduzioni nelle lingue più parlate:

  • Inglese: speedometer
  • Francese: compteur de vitesse
  • Spagnolo: velocìmetro
  • Tedesco: geschwindigkeitsmesser
  • Russo: спидометр (spidometr)
  • Cinese semplificato: 车速表 (chēsù biǎo)
  • Greco: ταχύμετρο (tachýmetro)